*Secondo me le palestre le hanno inventate i cinesi*

Conscia della mia assenza di oltre una settimana da blogspot mi accingo ad addurvi due giustificazioni:
- Primo: sto preparando la rewiew per Opi e ci sto mettendo un certo impegno;
-Secondo: abbiate pietà di me, è la mia prima settimana di palestra dopo due anni di nullafacenza assoluta!
Ebbene si, ci sono caduta anche io in questa terribile spirale tappeto-stepper-pesi.
Intendiamoci, non sono mai mai mai mai stata una fan della palestra e della perfetta forma fisica, anzi! Mi piace magnà e mi piace poltrire, ma quando ti rendi conto che non riesci a fare le scale di casa senza che ti venga il fiatone e che quando corri per prendere l'autobus al volo dopo hai bisogno di una sala rianimazione, allora forse bisogna prendere atto che urge correre ai ripari.
Quindi, eccomi qui, reduce dalla seconda giornata di allenamento massacrante. O almeno, a me è sembrato massacrante.
Immaginate la scena: io che cammino sul mio bel tapis roulant a velocità 5.5 annaspando e sudando con soddisfazione come un allegro maialetto, il contacaloriebruciate che sale alla cifra esorbitante di 136 e la mia testolina che pensa "ma quel frullato alla banana che ho ingurgitato stamattina non aveva mica 120 calorie?".
E accanto a me una signora sulla sessantina che corre a velocità 7 e contemporaneamente parla al telefono, per un totale di 350 calorie bruciate. E zero fiatone.
Passaggio successivo: lo step. L'istruttore imposta il timer a 5 minuti. Bene, posso farcela, penso.
Chiudo gli occhi e comincio. Su, giù, su, giù, su, giù, su, giù, un, due, un, due, un, due, un, due.
Cazzarola, che dolore alle gambe!! Dai su, resisti, mi sa che manca poco!
Apro gli occhi e guardo il timer: trentacinque secondi. Che erano passati dall'inizio, non che mancavano alla fine.
Trentacinque lunghissimi secondi. E me ne restavano ancora duecentosessantacinque prima di scendere da quella macchina infernale.
E vogliamo parlare di quell'apparecchio infernale per allenare l'interno coscia? A parte il fatto che quando l'ho vista m'è scappato un "oh, sembra la sedia del ginecologo!" con conseguente occhiataccia da parte dell'istruttore, ma vabè.
Vabè dai, allora proviamo col bilanciere e con un pò di esercizi con le braccia: tre serie da quindici caricate con venti chili, tanto io "sono stata una nuotatrice per anni, le mie braccia devono essere abbastanza sviluppate" (citazione testuale dell' aguzzino istruttore).
Li faccio. Mi si gonfiano le vene del collo e dopo non sento più le braccia per lo sforzo. Sono soddisfattissima di me...per circa quindici secondi. Fin quanto, cioè, non vedo un signore che potrebbe essere (e ve lo giuro) mio nonno alzare circa 40 chili. Aveva due bicipidi enormi!
Insomma, una tortura. Cinese per l'appunto.
Mapperchèccavolo m'è venuto in testa di avventurarmi in codesta selva oscura, io che le palestre non le ho mai viste nemmeno dipinte?? -_-"
Ma non demorderò! 
Anche perchè ormai il mese l'ho pagato.
Vi terrò aggiornate (sempre che resti viva).
Per fortuna che almeno sto andando assieme alla mia migliore amica, per lo meno ci divertiamo e figuraddimerda comune, mezzo gaudio.






* Squat squat squat*
"Nila?"
"Eh, dimmi."
* Squat squat squat*
"Non ridere ti prego"
"Perchè???"
* Squat squat squat*
"Mi fanno male le chiappe!!"
"Resisti!Ne mancano altri tre!due!uno!"
"Meno male va, siamo state brave!"
...
...
"Dada?"
"eh, che c'è Nì?"
"Ma...quella li magrissima sta facendo gli squat...con un peso da 20 chili sulle spalle???"
...
...
...
... 
eccheccazz!!